Ecco quel che abbiamo
Ecco quel che abbiamo,
nulla ci appartiene ormai.
Ecco i frutti della terra,
che tu moltiplicherai.
Ecco queste mani,
puoi usarle se lo vuoi,
per dividere nel mondo
il pane che tu hai dato a noi.
Solo una goccia hai messo tra le mani mie,
Solo una goccia che tu ora chiedi a me.
Una goccia che in mano a te
una pioggia diventerà
e la terra feconderà.
Sulle strade il vento
da lontano porterà
il profumo del frumento
che tutti avvolgerà.
E sarà l'amore
che il raccolto spartirà
e il miracolo del pane in terra
si ripeterà.
Le nostre gocce, pioggia fra le mani Tue,
saranno linfa di una nuova civiltà.
E la terra preparerà
la festa del pane che
ogni uomo condividerà.
55 nel quaderno ad anelli (libretto della Minicorale)
367 nel libro dei canti dell'assemblea