Benedici, o Signore
Nebbia e freddo, giorni lunghi e amari
mentre il seme muore.
Poi il prodigio antico e sempre nuovo
del primo filo d’erba
e nel vento dell’estate ondeggiano le spighe:
avremo ancora pane.
Benedici, o Signore,
questa offerta che portiamo a te.
Facci uno come il pane
che anche oggi hai dato a noi.
Nei filari, dopo il lungo inverno
fremono le viti.
La rugiada avvolge nel silenzio
i primi tralci verdi,
poi i colori dell’autunno coi grappoli maturi:
avremo ancora vino.
Benedici, o Signore,
questa offerta che portiamo a te.
Facci uno come il vino
che anche oggi hai dato a noi.
47 nel quaderno ad anelli (libretto della Minicorale)
349 nel libro dei canti dell'assemblea